Le piste ciclabili sono un elemento caratteristico della Mitteleuropa, Germania, Austria, Olanda e Denmark soprattutto, che si sta ora [molto] lentamente diffondendo anche nei paesi limitrofi (Italia, Francia, Spagna). In Italia ne sono nate molte nei primi anni Duemila.
L'idea di fondo è quella di realizzare strade libere dai motori dove chi va in bicicletta possa sentirsi al sicuro; dunque piste ciclabili nelle città per favorire la mobilità non motorizzata, e piste ciclabili fuori città per favorire il cicloturismo. Frequente il recupero del sedime di vecchie ferrovie dismesse per realizzare piste ciclabili.
Le piste ciclabili sono certo un sollievo per il ciclista urbano ed extra-urbano, ma va detto che non si tratta certo di una soluzione all'egemonia dell'automobile, anzi in qualche modo le piste ciclabili assomigliano a riserve indiane o a ghetti dove la cultura motoristica dominante tende a confinare i veicoli lenti.
Ci sono purtroppo segnali piuttosto preoccupanti in tal senso: per esempio in Olanda paese spesso citato come il paradiso della ciclabilità è piuttosto deludente scoprire che molte piste ciclabili veramente ciclabili al 100% non sono, essendo aperte anche alle motociclette con le conseguenze facilmente prevedibili per il ciclista; si tratta soprattutto delle stradine che corrono accanto alle strade principali, sulle quali è spesso presente il divieto di accesso a bici e a moto. In Italia poi i motociclisti finiscono spesso per invadere anche le piste ciclabili vere, quelle dove i motori sono proibiti... Cosa che avviene regolarmente anche a Venezia in particolare al Lido sulla ciclabile sui murazzi e su quella del molo che porta al faro, ma a volte anche sulla ciclabile che corre sul ponte della Libertà e sulle piste ciclabili di Mestre e Marghera.
A differenza dell'Italia, in Olanda il numero di moto è fortunatamente ancora minimo rispetto a quello delle bici, ma la cosa è comunque molto preoccupante e rischia di stravolgere l'idea stessa di pista ciclabile, vista non più come un mezzo per dare al ciclista la possibilità di pedalare in tranquillità e sicurezza, ma piuttosto come un ghetto dove confinare tutti i mezzi che danno in qualche modo fastidio all'egemonia dell'automobile.
Una soluzione alternativa alla pista ciclabile riservata è quella adottata in alcune città tedesche, per esempio Berlino e Francoforte: la Fahrradstrasse, strada per biciclette nel senso che i veicoli a motore sono tollerati, di solito in un solo senso di marcia, ma devono dare comunque la precedenza alle biciclette. Soluzione non proprio entusiasmante, un compromesso, che sembra funzionare passabilmente in un paese tradizionalmente "disciplinato" come la Germania, non so quanto potrebbe funzionare in un paese tradizionalmente "indisciplinato" come l'Italia.
Alcune delle grandi piste ciclabili in Italia | Alcune delle grandi piste ciclabili in Europa |
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