Attenzione questa è solo la cronistoria della ciclabile; per descrizioni e planimetrie fare clic sui link a destra. | Vega → Venezia
Venezia → Vega |
Mestre → Venezia
Marghera → Venezia Aeroporto → Venezia |
Venezia → Mestre
Venezia → Marghera Venezia → Aeroporto (lungo la laguna) Venezia → Aeroporto (per via Vallenari) |
Pagina di aggiornamenti sulla ciclabile per Venezia che, inaugurata nel settembre 2017, è rimasta in funzione solo pochi mesi dopo per essere brutalmente interrotta da parte delle ferrovie (RFI) nel 2018 con la costruzione di un muro che ha chiuso l'accesso dalla rotonda di via Torino al Vega e costretto a una brutta deviazione fino a un brutto sottopassaggio della stazione di Porto Marghera che si concludeva con una scaletta per risalire alla via Paganello. Ma al peggio non ci sono limiti e nel 2021 anche questa scaletta è stata demolita e i ciclisti costretti a portarsi la bici per una stretta scala fino al marciapiede n. 4 per poi scendere sulla via Paganello dove è in costruzione una corsia ciclabile. Finalmente un'\ulteriore forca caudina con la demolizione della rampa verso il Vega e un'altra rampa di scale. Peggio di così è difficile scendere, si spera che i lavori finiscano prima o poi con l'apertura del nuovo sottopassaggio che dovrebbe essere, non so in quale misura, anche ciclabile.
Chi arriva a Venezia in bici deve essere poi informato che dal 2017 il comune di Venezia proibisce l'accesso delle bici nel centro storico di Venezia anche se condotte a mano, con un discutibile provvedimento, al quale dedico una pagina a parte.
17 Febbraio 2024
Una nuova ciclabile è stata completata lungo la ferrovia e la via Ca' Marcello, dalla rotonda di via Paganello alla zona dei nuovi alberghi. Di fatto corre parallela alla ciclabile di via Torino, e sembra destinata ad inserisi nel percorso Mestre - Venezia storica, raggiungendo il famigerato sottopassaggio della stazione di Venezia porto Marghera.
Dico famigerato perché è dall'estate 2018 che la ciclabile per Venezia è interrotta in questo punto; fu infatti RFI fece murare l'accesso dalla ciclabile di via Torino al sottopassaggio, dichiarando come motivo la necessità di dare inizio ai lavori per una nuova stazione e un nuovo sottopassaggio.
Sono passati sei anni e i lavori per la nuova stazione e per il nuovo sottopassaggio vanno a rilento a dir poco: della nuova stazione non si vede traccia, del nuovo sottopassaggio è stato completato lo scavo e sono state realizzate le scale pedonali, mentre delle rampe di accesso che dovranno pur essere realizzate non si vede traccia e dalla parte del Vega, non si capisce nemmeno dove e come sbucheranno ...
21 Febbraio 2024
Novità in vista per il percorso Terraferma- Venezia storica - Venezia Lido, affollato in estate dai tanti che raggiungono le spiaggie del Lido in bici. Allo sbocco della ciclabile dalla terraferma, si trova lo scenario visibile nella foto a destra. È stato realizzato un cordone di cemento per separare il traffico motorizzato da quello ciclo(?)pedonale. Ma resta un arco metallico ad impedire che i ciclisti in arrivo imbocchino questa corsia.
Si tratta di un impedimento provvisorio o permanente? Certo quella corsia è un po' troppo stretta per una ciclabile a doppio senso quale dovrebbe essere, tanto più per una ciclopedonale. Visto che al tempo stesso è stato allargato il marciapiede a sinistra, sembra ragionevole aspettarsi che ai pedoni sia riservato il marciapiede, ai ciclisti la corsia a destra.
In fondo alla discesa c'è invece una sorpresa positiva, il vecchio ponte stradale che portava dalla stazione marittima all'isola del Tronchetto, abbandonato quando ne fu costruito uno nuovo più alto e più largo, è ora in restauro, destinato a pista ciclabile e pedonale, che dovrà rendere più facile e sicuro il percorso dei ciclisti che vogliono raggiungere il ferry per il Lido, soprattutto d'estate. Ma la soluzione ideale sarebbe di prolungare la passerella fino in fondo, all'imbocco del ponte rinnovato.
Da quel che si vede nella foto a destra sembra che il ponte avrà due corsie ciclabili ai lati e una pedonale al centro. O viceversa? Non dovrebbe mancare molto all'apertura.
Continua dalla pagina → Anno 2023
La ciclabile per Venezia è quindi completa da Marghera al bivio del Tronchetto. Altri progetti sarebbero utili a migliorare le connessioni ciclabili con la terraferma; ecco il mio libro dei sogni:
Il "della burocrazia" è ovviamente una mia aggiunta per contestualizzare la citazione di Schiller, che è la traduzione che si trova più spesso, dall'originale tedesco: Mit (der) Dummheit kämpfen Götter selbst vergebens; letteralmente in italiano sarebbe: "Contro la stupidità, gli dei stessi combattono invano".
Modo di dire romano per chi è costretto a fare un giro tortuoso molto più lungo del necessario.
L'origine di questa curiosa locuzione è ignota, ma circolano bufale come questa che a prima lettura può sembrare verosimile: Peppe sarebbe nientemeno che Giuseppe Garibaldi, che nel gennaio 1878 sarebbe venuto a Roma per presenziare ai funerali di Vittorio Emanuele II, e avrebbe seguito la carrozza reale che trasportava la salma; carrozza che seguiva un itinerario lungo e tortuoso per consentire alla popolazione di vedere la carrozza e rendere l'ultimo omaggio al re, in particolare fece due volte il giro della rotonda prima di fermarsi davanti al Panteon sempre con Garibaldi al seguito.
Storiella divertente ma senza alcun fondamento; dall'archivio del Corriere della Sera, gennaio 1878 si apprende che Garibaldi inviò un telegramma di condoglianze al ministro guardasigilli Mancini, scusandosi di non poter essere presente al funerale per motivi di salute; al suo posto ci fu il figlio on. Menotti Garibaldi.
Divertente la storiella di Garibaldi che segue la carrozza reale con la salma di Vittorio Emanuele II. Temo però che non abbia alcun fondamento storico. Cercando nell'archivio del Corriere della Sera del gennaio 1878 si apprende che Garibaldi inviò al ministro guardasigilli Mancini un telegramma di condoglianze scusandosi per non poter intervenire per motivi di salute e al suo posto venne il figlio Menotti Garibaldi. Peccato, la storiella era divertente, ma come capita spesso, era una bufala, nata chissà come.