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Passerella a sbalzo per Venezia
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Dopo quasi venti anni di manifestazioni a favore di un collegamento ciclabile tra la terraferma e Venezia e di tanti progetti caduti nel nulla, un primo piccolissimo passo in avanti è stato completato nel marzo 2016: è entrata in funzione la passerella a sbalzo accanto all'ultimo tratto del ponte translagunare per Venezia.(*)


Sono solo 800 m su un tracciato che da Mestre/Marghera a Venezia misura circa 8 km, ma vale la pena di dedicarle una pagina web ed una galleria di immagini.

Il progetto fu presentato nel dicembre del 2012, ridimensionando fortemente il progetto del 2011 che prevedeva una passerella lungo tutto il il ponte, più larga, parallela ed indipendente dal ponte lagunare. Un ridimensionamento molto discutibile per vari motivi, ma alla fine è quello che è stato realizzato. In sostanza si proponeva di utilizzare come ciclabile il marciapiede lungo il lato sud del ponte lagunare e solo negli ultimi 800 m realizzare una passerella a sbalzo lungo il ponte. Inevitabile perché in quel tratto il marciapiede già molto più stretto del precedente, con l'installazione dei piloni per il tram è diventato di fatto intransitabile.

I lavori sono iniziati alla fine del 2014, dopo che era stato riasfaltato nell'estate il marciapiede sud, e si sono conclusi nel gennaio 2016; la passerella è stata finalmente aperta il 19 marzo.


A due mesi dall'entrata in servizio, avendola percorsa già almeno una decina di volte, alcune considerazioni:

  1. molto discutibile e fuorviante la segnaletica al bivio del Tronchetto. Particolarmente grave la sincronizzazione del semaforo pedonale installato a dicembre 2016 che sembra fatto apposta per ingannare il ciclista che arrivi dalla passerella. Il semaforo è verde quando è verde anche la freccia a destra del ponte, e il ciclista che passasse fidandosi del verde rischierebbe di essere investito da sinistra. Viceversa il semaforo è rosso quando è rossa anche la freccia e quando il pericolo è minimo, ridotto ad eventuali veicoli provenienti da piazzale Roma, molto rari e comunque ben visibile.
  2. la passerella si percorre bene ed è larga a sufficienza per il passaggio a doppio senso;
  3. discutibile la scelta del fondo in legno soggetto a deterioramento; appena posati gli assi avevano un ottimo aspetto, ma già dopo pochi mesi sono ingrigiti e c'è da temere che si imbarchino per l'umidità; sono infatti solo un paio di metri sopra l'acqua della laguna;
  4. le curve intorno alle balconate non comportano alcun problema finché il transito di ciclisti è ridotto; con un traffico elevato in entrambi i sensi qualche rischio potrebbe esserci;
  5. i pericoli paventati prima dell'apertura appaiono decisamente ridimensionati dall'uso; una situazione pericolosa si ha invece all'arrivo al bivio del Tronchetto; uscendo dalla passerella il ciclista trova un passaggio a strisce dove occorre fare molta attenzione a sinistra ai veicoli che arrivano lanciati dal semaforo pochi metri più in la e nascosto alla vista; non sarebbe male mettere un semaforo ciclopedonale sincronizzato con il precedente.

Collegamenti e fonti

Questo piccolissimo passo avanti era stato distrutto da una bufera di vento e pioggia nel pomeriggio dell'11 giugno; un vento molto forte aveva fatto volare sulla strada i tavolati della passerella nei pressi del semaforo alla fine del ponte. La passerella ciclabile era stata chiusa e sottoposta a sequestro giudiziario, conclusosi poi il 5 agosto. A inizio settembre la ditta costruttrice ha riparato i danni a proprie spese, e i lavori si sono conclusi il 9 settembre; ora si è in attesa del collaudo, ma di fatto, all'italiana, la passerella è già utilizzata, essendo stati tagliati i fil di ferro che bloccavano l`accesso (da chi? dalla ditta? da altri?). X