Attenzione questa è solo la cronistoria della ciclabile; per descrizioni e planimetrie fare clic sui link a destra. | Vega → Venezia
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Novembre 2018: finalmente riaperta al transito via dell'Elettrotecnica. La ciclabile dal Vega al bivio del Tronchetto è ora di nuovo agibile al 100%. Resta il già ricordato problema del sottopasso di Porto Marghera, che rischia di durare anni. Mancano poi un collegamento passabilmente ciclabile con Marghera, e il collegamento con ponte ciclabile tra la rotonda di via Torino e il forte Marghera.
Ottobre 2018: quasi finiti i lavori in via dell'Elettrotecnica, asfaltata la sede stradale e aperto un corridoio per pedoni e ciclisti; definitivamente chiusa la deviazione per il parcheggio; resta il problema del sottopasso della stazione di Porto Marghera, scomodo e pericoloso e che porta a una via Paganello altrettanto scomoda per il fondo cattivo; ma qui la durata dei lavori si misura più in anni che in mesi; è infatti in progetto il rifacimento completo della stazione; i disagi per i ciclisti dureranno a lungo, purtroppo.
Settembre 2018: in via dei Petroli è stata riasfaltata anche la ciclabile, spostata un po' più a destra della precedente, di fatto già percorribile; ci sono ancora lavori per la rimozione dei vecchi lampioni finiti al centro della ciclabile; ne sono già stati installati di nuovi più a destra.
Agosto 2018: via dei Petroli è stata riasfaltata, eliminata questa interruzione il ciclista può percorrerla (attenzione alle autocisterne!!). A fine mese è quasi completata anche l'asfaltatura della ciclabile. Restano le altre due interruzioni, in via Elettrotecnica e alla stazione di Porto Marghera.
Luglio 2018: continua il tormentone: le tre interruzioni restano, via dei Petroli è ormai un unico cantiere. Inquietante poi il fatto che nel sottopassaggio della stazione di Porto Marghera sia stato murato in un modo che sa di definitivo, lo sbocco della ciclopedonale da via Torino. Si era prospettato un adeguamento della ciclo-pedonale; ora come ora c'è solo lo smantellamento. In realtà la stazione deve essere rifatta ex-novo con sottopassaggi più ampi, nuovo edificio viaggiatori, e inoltre dovrebbe essere completato il cavalcavia fino al Vega con la adiacente ciclabile che dovrebbe quindi sboccare direttamente oltre la SR 11. Intanto l'interruzione e i disagi per il ciclista rischiano di durare molto, molto a lungo, anni più che mesi.
Giugno 2018: un terzo cantiere, in via dei Petroli, interrompe la ciclabile che qui era realizzata in modo infelice, soggetta a frequenti allagamenti con deposito di fango; ora viene rifatta e dovrebbe correre sopra una struttura di cemento per lo scolo delle acque, ottimo; nel frattempo il ciclista deve pedalare su una strettoia con senso unico alternato a semaforo. In via dell'Elettrotecnica è stato aperto uno stretto varco, senso unico alternato, che evita la deviazione per il parcheggio; si pedala su sterrato con ghiaia grossa non proprio ideale ma è breve, meglio farlo in un fiato. Altra buona notizia, è stato completato l'impianto di illuminazione lungo via dell'Idraulica e altri tratti non illuminati, non so se sia già in funzione.
Maggio 2018: persistono i due cantieri che interrompono la ciclabile; la cosa più grave però è la assoluta mancanza di segnaletica; il ciclista foresto che arriva alla deviazione di via Elettrotecnica attraverso un parcheggio, all'uscita si trova sulla trafficatissima SR11 e non c'è nessun segnale che indichi come ritrovare la ciclabile (in via Petroli); così capita di vedere folti gruppi di cicloturisti che corrono sul margine della SR 11; costerebbe tanto al comune mettere un po' di frecce bianche e rosse nei punti cruciali?
Aprile 2018: di male in peggio: in via dell'Elettrotecnica è stato chiuso anche il passaggio tra le transenne e ora il ciclista deve percorrere una tortuosa deviazione passando per un parcheggio per poi proseguire o a piedi sul marciapiede o pedalando sul margine della SR11 fino a via dei Petroli; peggio ancora sembra che questa situazione si protrarrà fino a novembre! E così anche l'estate 2018 passerà senza un collegamento ciclisticamente decente per Venezia.
Marzo 2018: la neonata ciclabile continua ad essere perseguitata da lavori in corso; a quelli al sottopassaggio della stazione di Porto Marghera, si sono ora aggiunti lavori lungo via dell'Elettrotecnica per consolidamento di un ponte; il ciclista può comunque passare tra le transenne.
25 febbraio 2018: il famigerato pilone che intralciava il passaggio dei ciclisti poco prima della passerella e che doveva essere spostato è crollato durante una bufera di vento, per fortuna senza ferire nessuno; ci ha pensato il vento! Ora si spera che l'insegna luminosa sia spostata un po' più a sud e su basi più stabili; meglio se su due piloni ai lati della strada come quella duecento metri prima.
Febbraio 2018: problemi emersi nei primi mesi:
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Nel 1994 quando mi trasferii a Venezia da Roma, c'era una corsia ciclabile all'altezza del Vega (Fiera di Venezia) poi alcuni tratti su stradine lungo il porto, infine dalla fine di via dell'Idraulica, circa 750 m sulla SR 11 in mezzo a un traffico pesantissimo e lanciato ad alta velocità prima di arrivare all'imbocco del ponte, dove c'era già una corsia ciclabile ricavata sul vecchio marciapiede. Nel verso opposto da Venezia a Mestre situazione simile perché il primo tratto da piazzale Roma alla ciclabile sul ponte è più lungo e con diversi punti critici e piuttosto pericolosi, mentre alla fine del ponte ci si ritrova sulla SR 11 nonostante sulla destra ci sia una spazio tra la ferrovia e la strada che potrebbe benissimo ospitare una ciclabile.