Il Friuli-Venezia Giulia, regione dal doppio nome in quanto nata dopo la II guerra mondiale unendo la provincia di Udine fino allora parte del Veneto con quello che restava della regione Venezia Giulia in buona parte passata alla Iugoslavia, e ora a Slovenia e Croazia. In effetti queste due parti della regione hanno alle spalle storie diverse: le provincie di Udine e Pordenone hanno fatto parte per molti secoli della repubblica di Venezia, mentre quelle di Gorizia e Trieste sono state per secoli parte dell'impero asburgico. Una differenza che ancora si nota nell'impianto urbano di queste città.
Il Friuli offre diversi itinerari ciclabili su strade a traffico relativamente ridotto; iinerari pianeggianti (ciclabili solo in inverno!) si trovano vicino al litorale: lungo il Tagliamento fino a Lignano, da Aquileia alla laguna di Grado.
Quasi completata nell'ambito della la ciclovia Alpe-Adria la pista ciclabile tra Carnia a Tarvisio sul tracciato della vecchia ferrovia pontebbana, sostituita oggi da una nuova linea. Nel 2011 mancano ancora alcuni tratti come quello all'altezza di Ugovizza e prima di Pontebba, mentre la pista è completa da Camporosso al confine con l'Austria, dove prosegue fino a Villach.
Itinerari di confine sono possibili grazie anche al servizio treno+bici che è qui abbastanza capillare: p.es. da Palmanova a Gorizia e Nova Gorica, in Slovenia da Caporetto a Gorizia lungo la valle dell'Isonzo, o da Tarvisio in Carinzia (Austria) fino a Villach.
Molti gli itinerari di montagna possibili: p.es. la strada della Valcellina o, su livelli decisamente impegnativi, la salita da Aviano a Piancavallo.