Itinerari in bici - in bicicletta nel Friuli - Ciclovia Alpe Adria
Aquileia, Grado, Isonzo
Altimetria, tabella di marcia, mappa: Traccia A, 56 km  —  Traccia B, 53 km Flag

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Questo itinerario, ultimo tratto e sbocco al mare dell'Alpe Adria, è oggi percorribile in buona parte su pista ciclabile o su strade locali con traffico minimo; solo l'ultimo tratto (ovvero il primo) per Monfalcone è su strada provinciale molto trafficata. Tre le mete di interesse: Aquileia con la sua basilica e le rovine romane, Grado con la sua laguna, le foci dell'Isonzo.

L'itinerario può essere percorso da Cervignano a Monfalcone o da Monfalcone a Cervignano; quando tira vento da Est il secondo è sicuramente più facile. L'itinerario qui descritto segue la traccia B da Monfalcone a Cervignano.


Luogo di partenza la stazione FS di Monfalcone sulla linea Venezia-Trieste. Si esce dalla stazione, si scende verso destra fino a raggiungere la zona del porto e dei cantieri navali e si prosegue seguendo le frecce per Grado sulla SP 19 strada molto trafficata e senza corsia laterale; è la parte meno ciclabile del percorso.

Usciti dall'abitato si raggiunge il ponte sull'Isonzo e poco dopo si trova una stradina sulla sinistra che corre lungo il canale Isonzato. Dopo alcuni km si raggiunge il mare nascosto da un argine sul quale corre una pista ciclabile; si prende la ciclabile verso sinistra e si raggiunge la zona di Punta Sdobba; qui si scende e volendo si può proseguire per una stretta stradina fino a un porticciolo che lascia intravedere sullo sfondo le foci dell'Isonzo; si può ancora proseguire passando un ponticello lungo il porticciolo e poi per un sentiero in mezzo all'erba fino a una torre di osservazione.

Si torna indietro risalendo sull'argine e riprendendo la ciclabile lungo il mare Adriatico che qui è molto basso e spesso ridotto a un pantano tra barene e acque basse. Spettacolare la vista sul golfo di Trieste e sulla stessa città che è visibile in lontananza. Alla fine la ciclabile scende dall'argine e continua su una stradina lungo il canale di Averto fino a raggiungere valle Cavanata, area protetta formata di lagune e barene e ricca di avifauna. Ci sono postazioni per osservare gli uccelli nel loro ambiente naturale e un centro informativo presso la laguna. Qui la ciclabile è sterrata e prosegue fino a tornare sulla SP 19 che fiancheggia fino al ponte che ci porta nell'isola di Grado. La ciclabile prosegue ora su fondo asfaltato fiancheggiando la SP 19 fino al centro di Grado.

Grado è oggi fondamentalmente una cittadina balneare piena di alberghi, spiaggie e stabilimenti balneari. C'è comunque anche un centro storico di qualche interesse con un piccolo porto.

Da Grado si esce imboccando il ponte diga che la collega alla terraferma; dalla grande rotonda che fa da ingresso al paese si percorre un breve tratto sulla strada e poi si trova la nuova (2012) ciclabile lungo il ponte diga; il fondo è ancora leggermente ghiaioso ma pedalabile. Da questa pista si gode uno splendido panorama sulla laguna e sulle Alpi Giulie.

Tornati sulla terraferma la ciclabile prosegue e raggiunge presto Aquileia che nell'antichità romana era insieme a Patavium (oggi Padova) la città più importante della regione "Venetia"; divenne poi sede patriarcale, ma dopo le devastazioni di Attila decadde ed è oggi poco più di un borgo agricolo intorno alla Basilica e alle rovine romane.

La pista passa accanto alla grande basilica patriarcale, poi all'ingresso dell'antico porto fluviale di Aquileia (visitabile senza bici) e alle rovine della grande basilica romana.

Dopo Aquileia la ciclabile prosegue fino a Terzo di Aquileia che attraversa e poco dopo raggiunge Cervignano del Friuli dove c'è una stazione FS sempre sulla linea Venezia-Trieste.


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