Il Vivalto è il nuovo treno destinato a linee locali ad alta frequentazione. In servizio dal 2005 si compone di carrozze a due piani, soluzione che Trenitalia adotta ormai da quasi trent'anni. È prevista anche una carrozza di 1ª classe e una carrozza pilota. Di norma il convoglio è trainato dal locomotore E-464 diventato ormai la norma di Trenitalia per i treni regionali.
Il vano bici si trova nella carrozza pilota subito dietro la cabina di pilotaggio. L'accesso avviene quindi a uno dei due estremi del treno; purtroppo nelle stazioni non è mai indicato se questa carrozza si trovi in coda o in testa; il ciclista all'arrivo del treno dovrà osservarlo e capire se la vettura pilota è in testa o in coda. Per evitare corse affannose conviene piazzarsi al centro del marciapiede e osservare bene se il treno in arrivo ha in testa la vettura pilota o il locomotore.
Per le bici è stato escogitato un sistema macchinoso e scomodo: la bici va messa in verticale con le ruote nelle apposite guide e quindi agganciata alla parete stringendo il tubo diagonale con un morsetto legato a un braccio metallico, operazione non semplicissima per esseri umani dotati di due sole braccia. C'è da chiedersi se coloro che hanno ideato questo sistema abbiano mai provato a usarlo in pratica. Tanto più semplice e utilizzabile sarebbe stato il classico gancio al soffitto. La buona notizia è che nelle ultime carrozze Vivalto, entrate in circolazione nel 2012, si è adottata proprio questa soluzione.
Le carrozze Vivalto sono comunque molto confortevoli e dotate di prese elettriche per computer portatili e ricarica telefonini.