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Oriago, frazione di Mira, alt. 4 m s.l.m. (staz. ferroviaria a Oriago, sulla linea Venezia-Adria, oppure a Venezia Mestre circa 4 km a Nord Est.) - La villa si trova sull'Itinerario ciclabile del Brenta.
Per molti anni abbandonata ed in condizioni di degrado, come altre ville lungo la riviera del Brenta, questa villa Moro ad Oriago, costruita tra la fine del Quattrocento e il 1508 per la famiglia veneziana dei Moro, è stata recentemente restaurata ed appare oggi (2022) in buone condizioni, almeno all'esterno.
La villa ha l'aspetto di un palazzo veneziano, è chiamata anche Ca' Moro o Palazzo Moro e contiene affreschi quattrocenteschi.
Oggi l'elemento più visibile e noto di questa villa è la lapide con due terzine del V canto del Purgatorio di Dante, collocata sulla facciata nel 1893.
Ma s'i' fossi fuggito inver la Mira, quand'i' fu' sovraggiunto ad Oriaco, ancor sarei di là dove si spira. Corsi al palude, e le cannucce e'l braco m'impigliar sì, ch'i' caddi, e lí vid'io delle mie vene farsi in terra laco
Questi versi sono messi in bocca a Jacopo del Cassero podestà di Bologna che, nominato podestà di Milano nel 1298 tentò di raggiungere la sua nuova sede passando da Venezia, ma mentre si trovava nel territorio di Oriago fu raggiunto dai sicari di Azzo VIII d'Este signore di Ferrara e suo acerrimo nemico (*), che lo ferirono gravemente. Jacopo riuscì a fuggire tra paludi e canneti ma vi rimase impigliato e morì dissanguato dalle ferite riportate, come ricorda crudamente Dante in queste terzine.
Nei versi immediatamente precedenti Jacopo così descrive Azzo:
quel da Esti il fé far, che m'avea in ira assai più là che dritto non volea.X
Ultima visita il 2022-07-16