Dopo aver girato in bici molti paesi europei, soprattutto mitteleuropei, mancava all'appello uno dei paesi più vicini all'Italia e cioè la Svizzera. In effetti la avevo toccata già nel 1997 da Donaueschingen a Zurigo alla fine di un giro lungo la Donauradweg e nel 1999 come prima tappa, da Zurigo a Rheinfelden di un viaggio lungo il Reno. Dunque la più grande città svizzera la avevo già toccata due volte.

Nel 2010 l'aver visto in orario e in stazione un treno diretto Venezia-Ginevra con posti bici, in effetti un ETR-600, stesso modello delle frecce argento di Trenitalia, mi ha suggerito l'idea di un viaggio che collegasse le altre due grandi città svizzere, Basilea e Ginevra, toccando i laghi di Biel, di Neuchatel e di Ginevra.

Sia Basilea sia Ginevra sono città di confine, Basilea di lingua tedesca al confine con Francia e Germania, Ginevra di lingua francese quasi circondata dal confine con la Francia.

Basilea-Ginevra o Ginevra-Basilea? Alla fine la scelta cadeva sul primo itinerario anche sulla base di previsioni del tempo che si sarebbero poi rivelate molto molto imprecise.

Il viaggio si è svolto tra il 14 e il 21 agosto 2010: il 15 agosto dedicato a Basilea, le quattro tappe dal 16 al 19 agosto, il 20 dedicato a Ginevra e il 21 ritorno a Venezia con il già ricordato ETR-600.

Il tempo non è stato questa volta molto amico; il 14 l'arrivo in treno a Basilea è stato salutato da un formidabile acquazzone, la mattina del 15 tempo piovigginoso che nel pomeriggio lasciava posto al sole e a un po' di caldo. Il 16 agosto, tappa Basilea-Soletta, le previsioni davano leggere piogge per tutto il giorno; le piogge ci sono state ma tutt'altro che leggere ... Il 17 e 18 agosto tempo grigio ma senza piogge. Il 19 giorno dell'ultima tappa lungo il lago Lemano, tempo soleggiato. Il 20 a Ginevra replica del tempo di Basilea, piovoso al mattino, soleggiato e caldo al pomeriggio. E naturalmente il 21 giorno del ritorno il tempo migliore, sereno e caldo!

Fonti bibliografiche e collegamenti