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Miranese, Brenta fino a Padova
Venezia Mestre - Padova 50 km - Altimetria e tabella di marcia Flag

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Un itinerario nell'hinterland veneziano, in buona parte su pista o corsia ciclabile, quasi tutto in zona fortemente urbanizzata e senza alcuna difficoltà altimetrica. Luogo di partenza può essere la nuova stazione di Venezia Mestre Ospedale, sulla linea Venezia Treviso, dove fermano molti treni regionali, mediamente uno all'ora.


Usciti dalla stazione dalla parte dell'ospedale Sant'Angelo, si traversa la strada e si imbocca la pista ciclabile in color rosso verso destra; si fa il giro intorno all'ospedale fino a una rotonda dove si prende la via Paccagnella verso destra; si corre sempre su pista ciclabile accanto alla strada fino a sboccare sulla via Castellana. Qui si deve traversare la strada per trovare una corsia ciclabile; poco dopo si sottopassa la ferrovia con un sottopassaggio molto stretto (fare attenzione e suonare il campanello!!).

Arrivati alla rotonda di Trivignano si gira a sinistra per la via Olmo, sempre su pista ciclabile accanto alla strada. Arrivati alla rotonda di Olmo si prende la via G.Pepe, si svolta a sinistra e si segue la via C.Cattaneo fino alla via Dosa (vedi altimetria e tabella di marcia per maggiori dettagli).

Ci si trova su un tratto di strada di campagna, uno dei pochi di questo percorso, fino alla via Asseggiano. Qui si gira a destra e subito dopo a sinistra per la via C.Angiolieri che porta a un sottopasso ciclopedonale, dopo il quale si arriva all'ennesima rotonda e di qui per via C.Cattaneo si arriva al centro di Spinea, comune dell'area metropolitana di Venezia. Si gira a destra e si prende via Roma (parte della via Miranese).

A Spinea la cosa più interessante da vedere è la villa Simion che ospita la biblioteca comunale e il suo parco.

Seguendo la via Roma/via Miranese, con stretta corsia ciclabile ai lati, si arriva a Mirano altro grosso centro dell'area metropolitana di Venezia; questa cittadina sorge sul fiume Muson e conta numerose ville venete tra le quali le più note sono la villa Morosini detta 25 aprile, e la villa Erizzo detta Belvedere, entrambe inserite oggi nel parco comunale Belvedere.

Dopo Mirano si prosegue per la via Cavin di Sala, con pista ciclabile ai lati, che in circa 5 km ci porta al piccolo paese di Santa Maria di Sala noto soprattutto per la monumentale villa Farsetti che sorge ad ovest del paese e dove la pista ciclabile si conclude.

A Santa Maria di Sala la via Cavin di Sala senza più ciclabile diventa molto trafficata e decisamente pericolosa per il ciclista; conviene girare a sinistra alla prima occasione e puntare verso sud, verso la riviera del Brenta. O in alternativa all'itinerario memorizzato nella pagina dell'altimetria tornare indietro fino a via Guglielmo Marconi e puntare verso sud.

Si gira a sinistra per la via Rivale subito dopo gli stabilimenti industriali, poi ancora a sinistra per via Zinalbo, a destra per via Santa Lucia, a sinistra per via Cognaro e a destra per via Patriarcato fino al paese di Pianiga. È un altro tratto di strade di campagna, senza pista ciclabile ma relativamente tranquille.

Dopo Pianiga, girato intorno alla chiesa, si prosegue per via Montello fino a sovrapassare la ferrovia Padova Venezia e poi a confluire sulla via Barbariga, dove ritroviamo una pista ciclabile sulla sinistra. Si sovrappassa anche l'autostrada e si arriva finalmente sulla riviera del Brenta proprio di fronte alla villa Lazara Pisani detta la Barbariga.

Di qui in poi l'itinerario coincide con quello della riviera del Brenta fino a Padova.


Ultimo passaggio: 2012-03-31.



Collegamenti e bibliografia