La Donauradweg (via ciclabile del Danubio) ha ormai diversi imitatori anche in Italia! E accanto al più grande fiume italiano cominciano a nascere piste ciclabili come questa realizzata dalla provincia di Ferrara che corre sull'argine destro del Po per tutto il tratto ferrarese.
Si tratta di una pista che ha ben poco da invidiare alla consorella austro-tedesca, fatta salva la scarsità di punti ristoro lungo la pista, l'unico bar da me visto sul percorso è quello sotto il ponte sul Po all'altezza di Polesella e Ro ferrarese; tutta asfaltata, per lo più in buono stato, solo alcuni tratti hanno il fondo piuttosto ruvido. Abbastanza buona la segnaletica, ma per la verità una volta trovato l'argine è difficile perderlo!
Un possibile itinerario provato dal sottoscritto parte dalla stazione FS di Adria collegata con Venezia (Ferrovie Venete) e con Chioggia e Rovigo (Trenitalia); usciti dalla stazione si può tirare dritto attraversando il paese fino a passare un grande ponte levatoio e poco dopo un'ampia strada sulla sinistra che ci porta a confluire sulla SR 495 e quindi sul grande ponte sul Po.(un'alternativa più breve ma non molto raccomandabile per il traffico pesante è quella di girare a sinistra subito fuori della stazione e raggiungere la trafficatissima via Mons. Filippo Pozzato e poco dopo imboccare a sinistra la rampa per il nuovo ponte sul canale di Adria, dopo di che si confluisce sulla SR 495 fino al suddetto ponte sul Po)
Dopo il ponte si prosegue per qualche km su un'ampia strada regionale; conviene prendere una delle traverse a destra e portarsi sulla più tranquilla via provinciale per Ariano nel Polesine.
Ad Ariano nel Polesine si passa un ponte in metallo e subito dopo sulla destra un grosso cartello ci annuncia che siamo sull'itinerario Destra Po. Si imbocca la stradina lungo il fiume, in effetti si tratta qui del Po di Goro, e si comincia a risalire il fiume lungo parecchie anse fino a ritrovare il ramo principale del Po (Po di Venezia).
L'itinerario è quasi tutto su pista ciclopedonale riservata interrotta da qualche breve tratto aperto ai veicoli motorizzati. In effetti non si attraversa nessun centro abitato, i pochi paesi si trovano tutti a sud, a una certa distanza dall'argine. Alcuni cartelli lungo la pista ci ricordano che queste sono le terre descritte da Riccardo Bacchelli nel suo celebre romanzo «Il Mulino del Po».
Dopo aver sottopassato il ponte sul Po per Polesella, si raggiunge alla fine il paese di Francolino; qui si scende dall'argine e si attraversa il centro abitato; subito dopo troviamo sulla sinistra una pista ciclabile realizzata nel 2007; la pista attraversa un paio di volte la strada portandosi a sinistra e poi di nuovo a destra. (in alternativa si può proseguire lungo il Po fino a Pontelagoscuro e seguendo strade locali raggiungere la stazione di Ferrara; vedi altimetria e mappa)
Dopo alcuni km si arriva alla periferia di Ferrara; conviene imboccare la pista ciclabile sulla destra che attraversa un parco a nord della città, e che sbocca alla fine sulla via Riccardo Bacchelli che corre intorno alle mura della città. Poco dopo si sbocca sulla via Porta Catena che ci porta direttamente alla stazione FS di Ferrara, sulla linea Venezia-Bologna.
Se c'è il tempo è opportuna una visita al centro di Ferrara, nota come città ciclabile come poche altre in Italia; subito di fronte alla stazione sulla sinistra si trova una pista ciclabile sul viale della Costituzione e poi si prosegue per la via Cavour fino al castello Estense circondato da un canale che segna il centro della città. Presso il vertice sud-est del castello c'è il monumento a Girolamo Savonarola, che a Ferrara era nato. Da qui è andando a destra si raggiunge la piazza del Duomo (piazza Trento e Trieste), a sinistra per il corso Ercole d'Este, infernale per il ciclista con il suo irregolare selciato di sassi, il palazzo dei Diamanti.
Le stagioni ideali per questo itinerario sono la primavera e l'autunno; molto meno adatto il periodo estivo, quando il sole batte implacabile e lungo la pista non c'è praticamente un filo d'ombra. Se si vuole affrontare questo itinerario in estate è bene provvedersi di abbondanti provviste di liquidi (p.es. integratori minerali) per evitare crisi di disidratazione.