Per secoli una delle grandi capitali europee, dopo le due guerre mondiali Vienna si è trovata declassata a capitale di un piccolo stato; è però sede di diverse organizzazioni internazionali e fa anche da snodo tra Europa occidentale e orientale; il traffico sulle grandi arterie è pesante ma senz'altro inferiore a quello delle città italiane; il centro storico è in buona parte zona pedonale dove i ciclisti sono più o meno tollerati.
La capitale dell'Austria dispone di una buona rete di piste ciclabili; il fulcro di questa rete è la pista ciclabile che corre tra gli alberi del Ring, l'anello di viali alberati che circonda il centro storico di Vienna.
A partire dal ring si diramano piste ciclabili lungo molti viali e su molti marciapiedi; p.es. per raggiungere la Südbahnhof c'è una buona pista ciclabile che parte di fianco alla chiesa di S.Carlo e corre in salita sul marciapiedi della Argentinien strasse.
Non in tutte le direzioni le cose sono altrettanto buone; p.es. all'inizio della Mariahilfer stra. una strada di negozi purtroppo aperta al traffico motoristico c'è una corsia ciclabile che si esaurisce dopo un centinaio di metri lasciando il ciclista in pieno nel traffico!Nel 2014 però il passaggio per la Mariahilfer str. è stato ridotto al minimo, un passo nel giusto verso.
Ottime per i giorni di vacanza le piste dentro il Prater e quelle lungo il Danubio e nella Donauinsel; queste ultime si inseriscono nella Donauradweg forse il più famoso itinerario ciclabile del mondo.
I posti per bici si trovano ma non sono così abbondanti come a Berlino o altre città del Nord; nel centro storico sono piuttosto rari e bisogna arrangiarsi legando la bici al classico palo; lungo la Mariahilfer ci sono qua e là, abbondanti presso le stazioni ferroviarie. Più attrezzata la Donaustadt dove sono frequenti le rastrelliere a spirale.
L'uso della bici a Vienna è abbastanza diffuso, molti ciclisti si vedono lungo il ring, ma poi il massimo numero lo si vede al Prater e lungo il Danubio.
