Frugando tra i ricordi scolastici di storia romana ecco Veio la città etrusca che per prima sfidò Roma e ne fu sconfitta. E i Romani dopo averla vinta la rasero al suolo sicchè di questa antica città non resta praticamente nulla; le alte colonne che ancora oggi decorano il palazzo della Borsa a Roma sono uno dei pochi reperti del bottino di guerra romano a Veio.
Il luogo dove sorgeva Veio è oggi diventato un parco archeologico alla periferia nord di Roma.
Per raggiungerlo si prende la via Trionfale che parte dal quartiere di Prati (viale delle Milizie) e lambisce il quartiere di Monte Mario. Partendo da Prati si deve fare una breve salita (circa 2 km) per raggiungere Belsito (p.le Medaglie d'Oro) e il Pino della Camilluccia (135m slm), dopo di chè la strada corre sempre più o meno alla stessa quota.
La numerazione civica su questa strada è curiosamente basata sui metri di distanza dal Campidoglio. Così il numero 8500 sta per 8,5 km dal colle capitolino, un utile riferimento per il ciclista!
Arrivati al km 14 la Trionfale confluisce nella via Cassia; si prosegue per circa 4 km; dopo aver passato il primo e il secondo bivio per Anguillara Sabazia, sulla destra si prende la via Isola Farnese, che scende per qualche centinaio di metri fino al borgo di Isola Farnese; alla fine della discesa sulla sinistra una stradina stretta e in ripida discesa porta al cimitero del borgo. Poco prima del cimitero sulla destra una stradina sterrata conduce a un casale in rovina e una cascatella; uno stretto ponte di legno oltrepassa la cascata e porta nel luogo dove sorgeva Veio; inutile aspettarsi rovine come quelle di Pompei o di Ostia antica; su questa importante città etrusca la natura ha ripreso completamente il sopravvento in questo che giustamente oggi si chiama parco archeologico.
Il luogo è suggestivo e negli anni '70 fu usato dal regista Luigi Comencini per il suo film "Pinocchio"; il casale divenne l'Osteria del Gambero Rosso dove Pinocchio viene trascinato dal gatto e dalla volpe (Franco Franchi e Ciccio Ingrassia nel film).
Il ritorno avviene sulla stessa strada dell'andata. Ovviamente le ripide discese prima di Veio si trasformano in ripide salite, peraltro piuttosto brevi.
Prima di imboccare queste salite si può fare una deviazione al borgo di Isola Farnese, dove stanno venendo alla luce altre rovine di Veio.