Indicazioni dettagliate sul percorso sono ricavabili dall'altimetria (ultima figura della galleria), dalle didascalie delle singole foto e dalla planimetria “Google Map”, in basso a destra, che può essere ingrandita a piacere. Facendo doppio clic sulle foto è possibile visualizzarle alla massima risoluzione.
Descrizione del percorso
Punto di partenza di questa prima tappa della Treviso-Ostiglia la stazione centrale di Treviso. Si esce dalla stazione verso sinistra, si segue pedala nel parcheggio verso sinistra fino a un primo passaggio a livello, prima del quale si passa sul viale Orleans; arrivati al secondo passaggio a livello, lo si attraversa e si prende la via lungo la ferrovia che poco dopo confluisce sulla trafficatissima strada Noalese; per fortuna del ciclista c'è una corsia ciclabile, prima sulla sinistra, poi sulla destra della strada. Si arriva al piazzale dell'Aeroporto di Treviso, e poco dopo si trova sulla destra una "strada dell'Aeroporto" che dopo circa 500 m ci porta all'inizio della ciclabile (sulla sinistra, tratto realizzato nell'autunno 2013); il primo tratto è su fondo molto ghiaioso, più adatto a una mountain bike che a una bici da corsa.
In alternativa (quella memorizzata nella traccia GPS) dopo l'aeroporto si può proseguire fino alla rotonda che ha sulla destra un grosso supermercato (aperto anche la domenica, può essere l'ultima occasione per rifornirsi di bevande e alimenti, lungo la pista non ci sono negozi o bar); ci si passa davanti, si prende la stradina subito dopo e si gira a destra per la via vecchia per Quinto e poi per la via dei Brilli che dopo circa 500 m ci porta alla ciclabile.
Poco dopo la pista si interrompe per un centinaio di metri, all'altezza di Quinto di Treviso; si è costretti a prendere la via Baracca e poi a riprendere la ciclabile qui indicata come "via dei Mulini". Da questo punto in poi è ben difficile perdere la strada; il percorso segue la sede della vecchia ferrovia un lunghissimo rettilineo fino a Loreggia. Il primo tratto in provincia di Treviso non è asfaltato, ma il fondo è regolare e coperto di ghiaia fine; non è proprio l'ideale per il ciclista ma si pedala senza troppe difficoltà anche senza mountain bike.
Notevole in questo primo tratto il ponte "Cervara" che permette di traversare il fiume Sile; arrivati presso Badoere si passa in provincia di Padova dove fino alla primavera 2012 la ciclabile finiva davanti alla vecchia stazione di Levada, per lasciare il posto alla vecchia massicciata della ferrovia, di fatto impraticabile per il ciclista. Ora vi è stato invece realizzato un tratto asfaltato, inaugurato il 20 ottobre 2012, ottimo per il ciclista.
Poco dopo la stazione di Levada si incrocia la via dei Marcello (SP 50); vale la pena di fare una breve deviazione a destra per vedere la ca' Marcello una bella villa veneta tuttora proprietà di questa famiglia veneziana che ha dato un doge, diversi militari e musicisti.
La pista continua sempre in rettilineo fino a Piombino Dese; qui un'altra breve deviazione ci conduce a villa Cornaro, capolavoro del Palladio.
Alla fine la ciclabile attraversa il torrente Muson e confluisce sul percorso Muson dei Sassi in comune di Loreggia.