Indicazioni dettagliate sul percorso sono ricavabili dall'altimetria (ultima figura della galleria), dalle didascalie delle singole foto e dalla planimetria “Google Map”, in basso a destra, che può essere ingrandita a piacere. Facendo doppio clic sulle foto è possibile visualizzarle alla massima risoluzione.
Descrizione del percorso
Il primo (o l'ultimo secondo il verso in cui viene percorso) tratto della via Claudia Augusta è quello che parte dall'antica città romana di Altino. Altino fu abbandonata all'inizio del medio-evo e la leggenda vuole che siano stati i suoi abitanti a stabilirsi in un luogo più sicuro, un gruppo di piccole isole in mezzo alla laguna: la futura Venezia. Oggi di Altino non restano che poche rovine raccolte intorno a un museo archeologico. Alcuni km più a nord si sviluppò un paese di nome San Michele al Quarto, che nel 1946 diventò Quarto d'Altino, riesumando l'antico nome; nel suo territorio comunale è infatti compresa l'antica Altino.
A Quarto d'Altino c'è una stazione ferroviaria sulla linea Venezia-Trieste, piccola ma rimessa a nuovo di recente con marciapiedi rialzati e ascensori, e proprio da questa stazione ha inizio l'itinerario qui descritto.
Usciti dalla stazione si scende nel sottopassaggio che risale, senza scale, verso l'albergo Crown Plaza che fiancheggia la stazione (qui sono in vendita i biglietti ferroviari) e qui ci troviamo direttamente sulla pista ciclabile che corre lungo la via Kennedy; giriamo a sinistra percorriamo la ciclabile per un breve tratto e quindi traversiamo la strada e proseguiamo sulla destra per poche centinaia di metri, fino a un incrocio con la via Claudia Augusta che qui riappare nella toponomastica; la imbocchiamo e percorriamo un lungo rettifilo di più di due km; alla fine si gira a destra per una strada sterrata, abbandonando la via romana che qui si perde tra i campi.
Poco più in là si oltrepassa uno sbarramento ed ha inizio una pista ciclabile sterrata, da poco inaugurata che corre tra due solide staccionate lungo il fiume dal curioso nome: il fiume Zero. La zona è disabitata e l'ambiente è suggestivo per il silenzio rotto solo dal volo e dal verso di garzette e altri uccelli di laguna. Alla fine dopo aver seguito il percorso tortuoso dello Zero e poi del Dese si sbocca sulla via S.Eliodoro, si gira a sinistra e dopo poche centinaia di metri si arriva sul piazzale con la chiesa di S.Eliodoro e sulla destra l'edificio del Museo Archeologico di Altino.
Sulla destra della strada si possono osservare i resti di alcune strade e tombe dell'antica Altino. Nel piazzale sotto il porticato sono esposte diverse pietre funerarie dell'antica necropoli.
Si prosegue per la stessa strada, un lungo rettilineo poco trafficato, fino a sboccare sulla trafficatissima strada lungo il Sile; traversata la strada troviamo subito accanto una pista ciclabile sterrata; la pista è separata dalla strada da una palizzata e da un guard-rail e occorre trovare un varco per passare sulla ciclabile.
Qui possiamo girare a sinistra per tornare subito a Quarto d'Altino, oppure a destra per percorrere gli ultimi chilometri del Sile fino alla conca di Pontegrandi dove ritroviamo la laguna di Venezia. Qui purtroppo non sembra esserci modo di proseguire e quindi si ritorna per la stessa via, sempre costeggiando il Sile che ora è sulla nostra destra, fino a Quarto d'Altino. La pista sottopassa la ferrovia per concludersi sul ponte stradale; prima di passare sotto il ponte ferroviario conviene prendere la strada sterrata sulla sinistra che ci porta direttamente all'inizio di via Kennedy che ci porta in poche centinaia di metri alla stazione ferroviaria, dove il giro si conclude.