Sul sedime della ferrovia Lubiana-Tarvisio, dismessa nel 1965-66 nel tratto Tarvisio-Jesenice, è stata realizzata una spettacolare pista ciclabile che passa vicino ai laghi di Fusine, costeggia la Sava e attraversa i paesi sloveni di Kranjska Gora e Mojstrana; dopo Mojstrana è possibile raggiungere Jesenice, ma la pista è sterrata e in alcuni tratti difficoltosa per il fondo sconnesso e i saliscendi.
Punto di partenza la stazione FS di Tarvisio Boscoverde dove si attestano i treni locali da Udine, poco frequenti ma tutti con il trasporto bici; in effetti ho constatato che alla domenica buona parte dei viaggiatori sono cicloturisti con bici e ci possono essere difficoltà a trovare il posto per la bici.
Si esce dalla stazione scendendo nel sottopassaggio e uscendo verso nord dove si sbocca direttamente su un piazzale; subito a destra si imbocca una stradina locale che poco dopo passa sotto la ferrovia e quindi inizia lentamente a salire; si passa uno spettacolare viadotto della vecchia ferrovia e si prosegue verso la Slovenia; poco prima del confine vale la pena di fare una deviazione ai laghi di Fusine; dopo un breve tratto su ciclabile, si sbocca sulla strada provinciale che sale ai laghi; le pendenze non sono proibitive, ma possono creare problemi anche per il traffico motoristico che costringe il ciclista a tenersi stretto sulla destra.
Dopo aver ammirato la bellezza di questi tipici laghetti di montagna, si ritorna indietro scendendo fino al bivio sulla destra che riporta sulla ciclabile; subito dopo il confine italo-sloveno segnato solo da due cippi ai lati della pista e quindi la discesa su Kranjska Gora.
Dopo aver attraversato Kranjska Gora si prosegue sempre in lieve discesa; la pista è sempre asfaltata e in buone condizioni; si passano due vecchi ponti metallici della vecchia ferrovia, quasi completamente arrossati dalla ruggine, ma ancora solidi nella loro struttura.
La ciclabile finisce poco prima di Mojstrana; il percorso ciclabile dovrebbe proseguire fino a Jesenice, ma non si tratta più di pista ciclabile; per i primi km dopo Mojstrana si corre su una strada locale asfaltata e aperta al traffico motoristico, poi arrivati a un ponte sulla Sava, si è indirizzati su una strada sterrata, inizialmente pedalabile; poi però si incontra una freccia che indirizza il ciclista verso destra e qui comincia un tratto in salita difficoltosa per il fondo sconnesso fino a quota 665; la strada richiede dimestichezza nel pedalare sullo sterrato (il sottoscritto ha dovuto percorrere diversi tratti a piedi) e anche molto senso dell'orientamento per non perdersi tra le diverse stradine. Alla fine discesa sempre sterrata fino a trovare sulla sinistra un tratto di pista ciclabile asfaltata all'indietro, per ora inutile, ma che fa sperare in un completamento veramente ciclabile anche di quest'ultimo tratto.
In alternativa si può passare la Sava e rientrare sulla strada statale 201 asfaltata ma con traffico motoristico abbastanza intenso. Dopo 4 km si trova una deviazione a destra e si prosegue su una strada più tranquilla fino al cartello che segna l'ingresso in città e un viadotto sulla ferrovia che arriva qui dall'Austria. Dopo un paio di km si raggiunge la stazione ferroviaria e il centro della città. Jesenice è centro industriale sede di acciaierie e non presenta particolare interesse turistico all'infuori di un piccolo museo della tecnica con padiglione ferroviario.
A Jesenice c'è una stazione ferroviaria delle ferrovie slovene; ci sono treni, poco frequenti ma con trasporto bici, per Nova Gorica, da dove si può raggiungere la stazione italiana di Gorizia. In alternativa si può tornare a Tarvisio ripercorrendo a rovescio la strada dell'andata.