Cessalto (TV), 12 m s.l.m., via Donegal 85-87 presso il confine con il comune di Ceggia (VE), (stazione ferroviaria a Ceggia 2 km a Sud sulla linea Venezia-Trieste). In bici si può raggiungere facilmente dalla stazione di Ceggia, seguendo il "Percorso ciclopedonale dei fiumi e dei vini" segnalato con una certa frequenza.
La villa fu commissionata prima del 1566, quando risulta accatastata, dal patrizio veneziano Marco Zeno ad Andrea Palladio, che elenca il progetto nel secondo libro di architettura. Il corpo centrale corrisponde abbastanza fedelmente al progetto palladiano fatta salva la mancanza sulla facciata delle tre finestre a lunetta, murate nel Settecento, e sostituite con due normali finestre rettangolari. Mancano inoltre le tre statue sul timpano triangolare. E soprattutto manca il grande porticato che doveva raccordare l'edificio principale alle barchesse. Gli attuali edifici agricoli sono posteriori e non hanno nulla a che fare con il disegno palladiano.
Fatto insolito, la facciata più monumentale è quella verso la campagna con tre grandi arcate a delimitare una loggia incassata; il tutto appare piuttosto degradato.
La villa, la più orientale delle ville del Palladio, è attualmente di proprietà privata. Lo stato di conservazione è cattivo, ma nel dicembre 2013 è stato aperto il cantiere per il restauro conservativo della villa che è quindi (2014) non visitabile e nemmeno visibile per le impalcature che la avvolgono completamente.