![]() |
Un itinerario che alterna tratti su pista ciclabile ad altri su strade trafficate, ma comunque di grande interesse è questo che partendo dalla stazione FS di Cervignano del Friuli, ci porta ad Aquileia, a Grado e attraverso la laguna, la riserva naturale di valle Cavanata e le foci dell'Isonzo ci porta alla stazione FS di Monfalcone.
La strada più breve da Cervignano ad Aquileia è la statale, piuttosto trafficata e non molto larga e quindi da percorrere tenendo gli occhi ben aperti.
In alternativa si può allungare il percorso per la più tranquilla strada per Villa Vicentina dove è la Villa Ciardi-Baciocchi; si prende poi la strada a destra, si sottopassa la ferrovia e si raggiunge Aquileia dalla parte del parco delle rovine del porto fluviale romano che qui fiorì tra il I e il IV secolo D.C. Aquileia era allora una delle città più importanti d'Italia; devastata da Attila, non si riprese più ed è oggi un piccolo borgo agricolo che sorge intorno alla basilica paleocristiana e al campanile (una scala a chiocciola di 127 scalini porta alla torre campanaria e a godere il panorama su borgo, chiesa, Alpi e golfo di Trieste).
Da Aquileia si continua con la statale fino al ponte translagunare che porta a Grado, la città dove si rifugiarono il vescovo e gli abitanti di Aquileia fuggendo gli Unni di Attila; oggi è una stazione balneare; proseguendo verso est si trova ci si trova su una buona pista ciclabile che corre lungo la statale per Monfalcone fino al ponte sul canale Primero che ci riporta sulla terraferma; subito dopo il ponte inizia una nuova pista ciclabile sterrata che porta alla riserva naturale di Valle Cavanata, paradiso per il bird-watching.
La pista finisce appena dopo la laguna; si può proseguire e girare poi per una delle stradine a destra raggiungendo il mare, un mare nascosto dietro un argine; una strada sterrata corre lungo l'argine fino alle foci dell'Isonzo, altra riserva naturale. Una stradina asfaltata raggiunge un piccolo borgo sul fiume, dopo di che la strada diventa sterrata, gira a sinistra; oltrepassando un ponticello di legno si prosegue per un sentiero fino a una torretta che permette di osservare al meglio la foce dell'Isonzo e il golfo di Trieste.
A questo punto non resta che tornare indietro fino alla prima strada che lascia l'argine e dirigersi verso nord; dopo circa 8 km si ritorna sulla strada Grado-Monfalcone e con altri 8 km di strada trafficata si raggiunge Monfalcone e la sua stazione ferroviaria.