Fratta Polesine 12 m s.l.m. (stazione ferroviaria a Fratta Polesine 1 km a nord). La Villa si trova nel centro del paese, a pochi metri dalla palladiana villa Badoer.
La villa fu costruita intorno al 1570, lo stesso periodo della vicina villa Badoer del Palladio. Il nome dell'architetto è rimasto sconosciuto, ma è evidente l'ispirazione palladiana il modello essendo la stessa Badoera ma anche la Malcontenta. Gli affreschi all'interno sono tradizionalmente attributi allo stesso pittore della Badoera, Giallo Fiorentino. Secondo altre fonti sarebbero invece da attribuire a un anonimo Grimani della stessa cerchia del Fiorentino.
La facciata principale della villa è rivolta a Nord, cosa piuttosto insolita, e guarda verso la Badoera. Al centro una grande loggia a tempio greco con sei colonne doriche, altro elemento insolito, di norma in questo periodo le colonne erano ioniche. Alla loggia si accede con due ampie scalinate laterali.
La villa cambiò di proprietà molte volte, dai Molin ai Correr, agli Emo, ai Bragadin e più recentemente alla famiglia Avezzù Pignatelli che la ha restaurata.
L'11 novembre 1818 la villa fu sede di una riunione segreta dei carbonari di Fratta; la polizia austriaca, in qualche modo informata, fece irruzione arrestando tutti i partecipanti che furono poi condannati a lunghe pene detentive per alto tradimento; per questo motivo è anche nota con il nome di villa dei carbonari. L'episodio รจ ricordato da una lapide presso l'ingresso.
Ultima visita: 2012-04-09