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Villa Caldogno a Caldogno
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Caldogno (Vicenza) 55 m s.l.m.; stazione ferroviaria a Dueville sulla linea Vicenza-Schio o a Vicenza sulla linea Milano-Venezia, circa 8 km a sud. In bicicletta è raggiungibile facilmente da Vicenza.


Caldogno, un paese e una famiglia che hanno in comune il nome, e in buona parte anche la storia. La famiglia Caldogno avrebbe ottenuto la contea di Caldogno e la proprietà di gran parte del territorio sin dai tempi di Carlo Magno; si ricorda in particolare un Calderico Caldogno conte palatino e consigliere di Federico Barbarossa.

Questa villa fu costruita a partire dal 1542 per conto di Losco Caldogno che avrebbe affidato il progetto al giovane ma già affermato Andrea Palladio; l'iscrizione sulla facciata porta l'anno 1570, lasciando intendere che in tale anno la villa fosse ormai completata. L'attribuzione al Palladio si basa sull'affinità con villa Pisani a Bagnolo e villa Saraceno ad Agugliaro; la villa però non compare nell'elenco del secondo libro dell'Architettura, manca quindi la firma autentica e la cosa non può essere data per sicura.

La facciata più significativa è quella meridionale con tre archi a bugnato rustico che richiamano quelli di villa Pisani a Bagnolo di Lonigo. La scalinata ha una struttura di tipo piramidale. La facciata posteriore è stata invece rimaneggiata nel Seicento con l'aggiunta di due torrette laterali e di un terrazzo; oggi appare in condizioni meno buone dell'altra.

La villa attualmente è proprietà del comune di Caldogno ed adibita a biblioteca.


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