Mirano (località Zianigo), 12 m s.l.m. via Scortegara (stazione ferroviaria a Noale sulla linea Venezia-Bassano, circa 5 km a nord). In bicicletta si raggiunge dal percorso Mirano, Brenta fino a Padova con una breve deviazione (circa 1600 m) dalla villa Erizzo Belvedere, seguendo la ciclabile lungo via Belvedere che poi diventa via Scortegara; l'ultimo tratto è purtoppo privo di ciclabile, stretto e alquanto pericoloso.


Quella dei Tiepolo è una delle famiglie, dette apostoliche, fondatrici di Venezia; nel medio evo ebbe due dogi Jacopo e Niccolò, ma è soprattutto nota per il celebre pittore settecentesco Giambattista Tiepolo e per i suoi due figli Giandomenico e Lorenzo, anch'essi pittori.

Nel 1757 Giambattista Tiepolo acquistò questa villa presso Mirano, costruita nel 1687 dalla famiglia Angeloni, e la ampliò con una barchessa laterale; pochi anni dopo si trasferì a Madrid dove morì nel 1770. Fu quindi il figlio Giandomenico ad affrescarne le stanze con una celebre serie di affreschi tra i quali alcuni ispirati alle storie di Pulcinella.

La villa passò poi di proprietà ai Duodo e all'inizio del Novecento fu acquistata da un antiquario che staccò tutti gli affreschi per rivenderli in Francia. L'operazione fu bloccata dal Ministero della Pubblica Istruzione che insieme al comune di Venezia acquistò tutti gli affreschi e li sistemò dapprima al museo Correr, e nel 1936, quando vi fu inaugurato il museo del Settecento veneziano, alla Ca' Rezzonico in alcune stanze al secondo piano dove si cercò di ricostruire fedelmente l'interno della villa.


Spogliata degli affreschi la villa ha perso la sua principale attrattiva e potrebbe passare inosservata se non fosse per una indicazione turistica sull'altro lato della strada; attualmente è di proprietà privata e non visitabile; la barchessa è stata separata ed è usata come casa d'abitazione; il corpo centrale appare disabitato.