Carbonera di Treviso 16 m s.l.m. via Brigata Marche 26; stazione ferroviaria a Treviso sulla linea Venezia-Udine-Vienna, circa 4 km a sud ovest. In bicicletta è raggiungibile dalla stazione di Treviso seguendo l'itinerario Alla ricerca della via Claudia Augusta.


La villa fu costruita tra fine Cinquecento e inizio Seicento per conto del senatore Almorò Tiepolo, procuratore di San Marco ed esponente di una delle più nobili e antiche famiglie veneziane, tra le dodici apostoliche(*). L'edificio attuale è il frutto di numerosi rimaneggiamenti; si ritiene che siano state aggiunti in un secondo tempo l'abbaino e i poggioli alle finestre dell'ultimo piano così come le loggette che collegano l'edificio centrale ai due edifici laterali.

Intorno alla villa un giardino con statue attribuite allo scultore settecentesco Giuseppe Bernardi detto il Torretto, maestro di Antonio Canova. All'interno affreschi di Pietro Antonio Cerva detto il Bolognese.

Nel corso dell'Ottocento la villa passò dai Tiepolo alla famiglia Passi che tuttora vi abita ed è per questo nota come villa Tiepolo Passi. La villa è visitabile la domenica o su appuntamento (vedi sito ufficiale della villa).

Erano dette apostoliche le 12 famiglie che avrebbero patrocinato la nascita della Repubblica di Venezia eleggendone il primo Doge, Paoluccio Anafesto, nel 697 d.C. Le famiglie erano: Badoer, Barozzi, Contarini, Dandolo, Falier, Gradenigo, Memmo, Michiel, Morosini, Polani, Sanudo e Tiepolo. A queste vengono spesso aggiunte le quattro famiglie evangeliste: Bembo, Bragadin, Corner e Giustinian. X