Salzano, prov. Venezia, alt. 10 m s.l.m. via Roma 166; staz. ferroviaria a Salzano-Robegano, sulla linea Venezia-Bassano, circa 2 km a nordest. È raggiungibile in bici dalla vicina Mirano inserita sul percorso ciclabile Mirano Mira.


La villa fu costruita nel Seicento per la nobile famiglia veneziana dei Donà; ha una forma semplice a T con facciata a tre piani e balcone con trifora al centro. Intorno alla villa c'è un vasto parco con edifici di servizio e due barchesse.

A metà Ottocento si estinse l'ultimo ramo della famiglia Donà e la villa cambiò proprietà diverse volte fino ad essere acquistata nel 1847 dal banchiere padovano di origine ebrea Mosè Vita Jacur; nel 1871 il suo nipote Leone Romanin adibì l'edificio di servizio posteriore a filanda e la villa divenne uno dei principali centri di produzione della seta in Veneto, fino alla metà del Novecento quando l'industria della seta fu abbandonata per la concorrenza dei produttori dell'estremo oriente.

Dal 1979 la villa è proprietà del comune di Salzano e dal 1989 sede del municipio; il parco è quindi normalmente aperto al pubblico.