Dueville (Vicenza) 55 m s.l.m.; stazione ferroviaria a Dueville sulla linea Vicenza-Schio o a Vicenza sulla linea Milano-Venezia, circa 8 km a sud. In bicicletta è raggiungibile facilmente da Vicenza, per esempio con l'itinerario Vicenza-Thiene.


Sulla targa all'ingresso della villa si legge "Arch. Andrea Palladio (1554)", ma l'attribuzione al grande architetto vicentino è molto controversa. L'Istituto Regionale Ville Venete nel suo sito attribuisce il progetto della villa al Palladio, mentre il CISA avanza molti dubbi in proposito.

In effetti la villa non è citata nei quattro libri di architettura, ma altre ville sicuramente palladiane non vi sono citate. La villa fu effettivamente realizzata nel 1554 per conto dell'ecclesiastico Paolo Porto amico di Giangiorgio Trissino (vedi villa Trissino) e di Biagio Saraceno (vedi villa Saraceno); è quindi verosimile che avesse rapporti anche con Palladio, ma alcuni elementi costruttivi della villa suscitano dubbi, per esempio il pronao sembrerebbe aggiunto in un secondo tempo.

L'aspetto della villa è comunque tipicamente palladiano con il classico pronao a quattro colonne ioniche preceduto da monumentale scalinata e sovrastato da timpano triangolare con stemma di famiglia e statue. Davanti alla villa un notevole giardino separato dalla strada da un fossato acqueo con ninfee. Le due ali laterali furono aggiunte nell'Ottocento dall'arch. Caregaro Negrin.

Come avverte chiaramente la targa esterna, la villa è di proprietà privata e non è visitabile.

La villa si trova a breve distanza dalla settecentesca villa Da Porto Casarotto, simile sia nel nome, sia nell'aspetto, sia nel fatto di trovarsi in fondo a un lungo rettifilo.