Bassano del Grappa, provincia di Vicenza, 135 m s.l.m. (stazione ferroviaria a Bassano del Grappa 3 km a SE). In bici la villa è raggiungibile dal ponte di Bassano: proseguire fino al semaforo e girare a destra per la SP 73 fino alla località Sant'Eusebio; alla fine la villa appare ben visibile sulla destra. In alternativa si può prendere subito dopo il ponte sulla destra la via G. Volpato che corre in buona parte lungo il Brenta, in parte su selciato, fino a confluire in via Fontanelle che ci porta direttamente davanti alla villa.


Giacomo Angarano commissionò nel 1548 ad Andrea Palladio, del quale era amico, una grande villa al centro delle sue proprietà. Il grandioso progetto palladiano è elencato nel secondo libro dell'Architettura, ma non fu mai realizzato completamente; solo le due barchesse a porticato con colonne doriche rispecchiano il progetto originale; mancano del tutto le barchesse esterne che dovevano essere del tutto simili alle interne.

Viceversa l'edificio centrale fu completato nel secolo successivo, secondo il gusto barocco e in modo del tutto difforme dal disegno del Palladio (tra l'altro l'edificio è arretrato rispetto al progetto). La realizzazione appare comunque molto curata e di buona fattura ed è stato chiamato in causa il nome di Baldassarre Longhena; una mera congettura, confortata solo dal fatto che i lavori furono terminati a inizio Settecento dall'architetto Domenico Margutti che del Longhena era allievo.

Oggi la villa è proprietà della famiglia Bianchi Michiel ed ospita un'azienda agricola specializzata nella produzione di vini di pregio; in questo confermando la frase con la quale Palladio concludeva la sua descrizione del progetto: "È questo luogo celebre per i preciosi vini che vi si fanno e per li frutti che vi vengono, e molto di più per la cortesia del padrone".